Descrizione
Guida alla lettura
Come si adatta il sistema sanitario nazionale all’incremento della fragilità e della disabilità?
La pandemia data dal COVID19 ha fatto emergere ancora di più la necessità di introdurre nuovi
strumenti. Si sta lavorando per trasferire al territorio molte competenze necessarie a ridurre lo stress
dell’accesso ospedaliero, in particolare ai “pronto soccorso”. Le sfide del prossimo futuro sono ormai
delineate: ospedali di comunità, infermieri e fisioterapisti di famiglia, telemedicina e teleconsulto.
Queste realtà sono attualmente ancora in discussione e devono definire la loro “mission” all’interno
dei documenti ministeriali, regionali e locali con le procedure delle diverse aziende sanitarie.
Qualunque saranno le sfumature, sul territorio dovranno essere intercettate quanto prima le fragilità
della popolazione, fragilità che sommano le disabilità alle problematiche sociali date in particolare
dai nuovi assetti familiari, ridotti in numero rispetto al passato, ma anche dai problemi economici o
dalle barriere architettoniche e dai domicili lontani dai centri di presa in carico.
L’uso di sistemi codificati, l’apprendimento delle direttive OMS sulla funzione, l’uso di scale di
valutazione riconosciute appare fondamentale per monitorare ed individuare il problema della
fragilità e della disabilità, permettendo di ragionare sui protocolli da adottare per venire incontro al
singolo utente.
Questo testo vuole essere un manuale pratico per la scelta delle scale di valutazione da adottarsi.
Consci dell’impossibilità di presentare un elenco completo, vista la vasta bibliografia sull’argomento,
crediamo di aver presentato un esempio dei principali strumenti che possono essere adottati,
stimolando l’eventuale individuazione di altri.
Buona ricerca.
Gli autori
Alessandro, Paolo, Roberto, Marino