NEL MONDO DELL' ORTODONZIA - Guida ai dispositivi fissi distalizzanti e all'universo ortodontico italiano
FRANCIOLI D.
Pag. 208 - illustrazioni a colori
ISBN 978-88-7572-081-0
FUORI CATALOGO
Autore
Daniele FRANCIOLI
Nato a Firenze il 22 ottobre 1961. Diplomato
Odontotecnico presso l'I.P.I.A. "Leonardo da Vinci"
di Firenze.
Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria
presso l'Università di Pisa.
Perfezionato in Odontologia forense all'Università
degli Studi di Firenze. Specializzato in Ortognatodonzia all'Università
degli Studi di Siena.
Ricercatore a contratto presso il Dipartimento
di Scienze Odontostomatologiche dell'Università degli
Studi di Siena.
Vincitore del Premio SIDO per il Miglior
Poster nel 2006 e nel 2007 (primo classificato).
Ha pubblicato circa 80 articoli, prevalentemente
su temi ortodontici, su riviste nazionali ed internazionali.
È autore del libro "Nozioni fondamentali di tecnica
ortodontica" Edizioni Martina Bologna, 2004.
Relatore e autore di contributi personali
sull'ortodonzia a numerosi corsi, congressi e convegni in
Italia ed all'Estero.
Istruttore presso lo studio del Dr. Giuseppe
Cozzani Presidio sanitario privato a La Spezia.
Valutatore nell'anno 2002 di eventi formativi
(Referee) per la Commissione Nazionale per la formazione continua
in medicina (ECM) del Ministero della Salute.
Iscritto all'Albo dei C.T.U. del Tribunale
di Firenze.
Socio Onorario del GTO Associazione Nazionale
Tecnici Ortodontisti.
Il Dott. Daniele Francioli è membro
SIDO, SIDA, ANT-OR, SNO, ANDI, ASIO.
Attualmente svolge l'attività di libero
professionista esercitando esclusivamente la consulenza ortodontica
ed è inoltre titolare del laboratorio ortodontico "FRANCIOLI
ORTODONZIA" in Firenze.
Presentazione
Voi che intendendo il terzo ciel movete...
È per me un grande piacere presentare
questo testo dedicato all'ortodonzia.
L’Autore che conosco ormai da molti
anni è attualmente tra i collaboratori alla Scuola
di Specializzazione in Ortognatodonzia di Siena nella veste
di ricercatore.
Il Dott. Francioli ormai da più di
30 anni si è dedicato esclusivamente all'ortodonzia
percorrendo un cammino professionale prima come Odontotecnico,
poi come Odontoiatra ed infine come Specialista in Ortognatodonzia.
Desidero sottolineare che ho sempre evidenziato
all'interno della Scuola di Siena l'importanza dell'ampliamento
della cultura ortodontica. Ritengo che questo testo consenta
di colmare alcuni vuoti presenti nel nostro settore.
Va a lui il merito di aver maturato l'originale
intuizione di dedicare un libro al mondo dell'ortodonzia,
consentendo così allo studente del corso di Laurea
Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria, allo specializzando
in Ortognatodonzia ed al clinico, di destreggiarsi nel sempre
più vasto e vario universo ortodontico.
Il libro, strutturato in più parti,
riserva i primi capitoli alla descrizione dei dispositivi
distalizzanti dell'arcata superiore frutto di una ricca ed
accurata ricerca bibliografica e merceologica.
L'enorme messe di dispositivi messi a punto
ha creato un certo imbarazzo fra i possibili utilizzatori
circa le vie di azione, le caratteristiche costruttive, la
facilità o meno del loro utilizzo. Da qui l'interessante
iniziativa di Daniele di riunire in un florilegio tutte le
apparecchiature descritte in letteratura sintetizzate in cartelle
descrittive.
Una seconda sezione del libro è dedicata
all'applicazione clinica degli apparecchi distalizzanti, seguita
da una puntuale illustrazione dell'attrezzatura e del materiale
utile per la realizzazione di tali dispositivi.
Per la prima volta, poi, un Autore si cimenta nella raccolta
di tutte le informazioni utili per navigare nell'immenso mare
del mondo ortodontico.
Per dare un ulteriore contributo di praticità,
Daniele ha chiesto agli studiosi (...il terzo ciel movete...)
di fornire un caso clinico quale esempio di utilizzo della
apparecchiatura messa a punto. Di coloro che hanno risposto
positivamente, l'ultima parte del libro riporta appunto l'excursus
nel trattamento di un paziente.
Se l'autore me lo consente, vorrei riportare
una piccola impressione personale. Talora sembra che alcuni
apparecchi si differenzino per minimi particolari, rispetto
ai precedenti, forse per il gusto di poter battezzare un personale
dispositivo. Con un pizzico di cattiveria termino con un sonetto
di Trilussa quando criticava alcuni politici fascisti: "la
lumachella della vanagloria, che era strisciata sopra l'obelisco,
guardò la bava e disse "ahi capisco che lascerò
una impronta nella storia ".
Prof. Roberto Giorgetti
Prof. Ordinario
Titolare Cattedra Ortodonzia e Gnatologia
Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia
Direttore del Centro ATM Disordini Temporo-mandibolari
Università degli Studi di Siena
Prefazione
All'inizio del libro mi sono cimentato nel
dare senso logico al tema scelto, come sempre al principio
di un serio lavoro e, data la mia grande curiosità,
una forte agitazione regnava in me. Con questo stato d'animo,
il giorno del solstizio d'estate, seduto nel mio scriptorium,
ho cominciato a documentarmi su numerosi libri, articoli,
tesi e sillabi e, non contento, ho effettuato la mia ricerca
anche su internet. Il mio lavoro è stato facilitato
dal fatto che avevo già affrontato parte dell'argomento
nella mia tesi di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria
(Un nuovo dispositivo ortodontico per la distalizzazione dei
molari: il Distal Metal), nel mio precedente libro (Nozioni
fondamentali di tecnica ortodontica), in alcuni articoli da
me pubblicati (L'evoluzione della distalizzazione dei molari
superiori: il Distal 8 - L'unico dispositivo per la distalizzazione
dei molari e dei premolari superiori: il Distal 8 -Classi
II non estrattive - Il distalizzatore rapido) ed infine nella
tesi di specializzazione in ortognatodonzia (Dispositivi fissi
distalizzanti nell'arcata superiore).
Nonostante la mole raccolta, le notti passate
a prolungare il piacere della lettura, quando ho terminato
il mio lavoro, ormai giunto il solstizio d'inverno, nonostante
il mio vegliare e la mia divorante fame di cultura, nell'attesa
di essere ispirato, mi sono reso conto del vasto scibile di
questa ricerca e dell'esiguo contributo che il mio scritto
poteva apportare. Infatti, nonostante abbia compiuto questo
tour de force, tanto ci sarebbe ancora da scrivere sull'argomento.
Più andavo avanti e più mi rendevo conto come
diceva Socrate "di sapere dì non sapere"
e mi persuadevo a cercare ancora, fino al momento in cui non
ho più potuto indugiare. Spero per questo di condividere
con voi il mio sforzo. Come Dante nella sua Commedia attraverso
i nove cieli del paradiso così ho deciso di dividere
la mia guida in nove parti. Inizierò con un excursus
storico seguito da una proposta di nuova classificazione ed
infine una valutazione di ogni singolo dispositivo trovato.
Al termine della descrizione di ogni apparecchio
ho deciso di inserire la relativa bibliografia, sperando che
nel proseguo della lettura si colga questa mia scelta. In
più ho pensato di esporre il mio lavoro basandolo sulle
rigorose affermazioni scaturite dalla ricerca letteraria,
cercando di evitare comparazioni e ricorrendo, quando possibile,
al seguente modus operandi per ogni apparecchio: autore; origine;
composizione del dispositivo; indicazioni cliniche; divisione
tra dispositivi senza ancoraggio palatale e con (distinti
con il simbolo * accanto al nome dell'apparecchio) ed infine
la bibliografia (references che alla fine del lavoro ho unito,
raccogliendo circa 150 voci). Inoltre, per ogni dispositivo
presentato, ho realizzato o ho fatto realizzare uno specifico
disegno che ne evidenziasse le peculiarità. Come se
non bastasse, ho deciso di introdurre una novità nel
mondo editoriale dentale e per questo ho ampliato il testo
aggiungendo: un elenco dei laboratori odontotecnici che si
sono dedicati alla tecnica ortodontica, suddividendoli per
le regioni d'Italia; la componentistica necessaria alla costruzione
dei dispositivi; i macchinari e il materiale da utilizzare;
le associazioni sia esse mediche che tecniche o miste; le
scuole di specializzazione in ortognatodonzia; i periodici
che si sono dedicati a questo particolare settore; i testi;
i congressi e le notizie sul web; i casi clinici trattati
direttamente dagli ideatori dei dispositivi che hanno inviato
il loro lavoro.
Prima di addentrarmi nella scelta terapeutica
di ogni singolo dispositivo, ho ritenuto opportuno soffermarmi
sulle caratteristiche di ognuno di essi. Non sempre le proprietà
di ogni singolo dispositivo vengono chiarite e le notizie
riportate nei testi sono, a volte, tra loro discordanti. Inoltre,
i legami di amicizia e i rapporti professionali che ho intrattenuto
con molti Padri fondatori in questi ormai più di 30
anni di professione, l'ammirazione che provo per le loro opere,
a dispetto di divergenze e di punti di disaccordo, hanno contribuito
a modificare la percezione che avevo dell'ortodonzia. In conclusione,
visto i tanti elogi che mi sono stati fatti per aver inserito
delle frasi filosofiche nel precedente libro "Nozioni
fondamentali di tecnica ortodontica", ho ritenuto opportuno
ripetere l'esperimento precedente e condividere con voi queste
nuove locuzioni, nella speranza che vi portino momenti di
riflessione e vi possano essere d'aiuto, come lo sono state
per me.
Daniele Francioli
Indice
Presentazione
Prefazione
Ringraziamenti
Indice
PARTE 1 - L'INTRODUZIONE
L'introduzione
Excursus storico
Classificazione dei dispositivi distalizzanti fissi
PARTE 2 - I DISPOSITIVI EXTRAORALI
La distalizzazione con dispositivi extraorali
Trazione Extra-Orale
T.E.O. Mass
T.E.O. Mass-Ross
T.E.O. Aless
PARTE 3 - I DISPOSITIVI INTRAORALI
La distalizzazione con dispositivi intraorali
Dispositivi intraorali monomascellari vestibolari
C-Space Regainer di Chung e Park
Distalizzatore K-loop (secondo Kalra)
Jones Jig
Lip Bumper di Korn
Locasystem
Magneti a repulsione
Molar distalizing bow
Dispositivi intraorali monomascellari palatali
Curcant
Dispositivo fisso palatale distalizzante
Dispositivo palatale per la distalizzazione dei molari
Dispositivo per la distalizzazione di Keller
Distal Fer
Distal Jet
Distal 8
Distal Metal
Distalix di Langlade
Distalizzatore Molare di Belussi
Distalizzatore con molla NiTi, lock e bottone di Nance (secondo
Giannelly)
Distalizzatore forzato
Distalizzatore monolaterale di Manzon et al.
Distalizzatore monolaterale di Reiner
Distalizzatore di Veltri
D.O.S. (Distalizing Orthodontic System)
Fast Back
Keles Slider
Nuovo Distalizzatore
Pendulum & Pendex
Pendulum F linguale
Pendulum F "second molar" di Favero
Ranocchio
Sistemi di ancoraggio implantari
Dispositivi intraorali monomascellari misti
Distalizzatore di Dolci
First Class
Piston Appliance di Greenfield
Dispositivi intraorali intermascellari (vestibolari)
Arco gemellare di Johnson
Arco di distalizzazione bimetro di Wilson
Distalizzatore di Castaldo
Distalizzatore di Muzj
Distalizzatore di Tacail-Muller
PARTE 4 - I PROPULSORI MANDIBOLARI
Dispositivi intermascellari (Propulsori mandibolari)
Jasper Jumper
Cerniera di Herbst
Cerniera di Herbst HTH
Cerniera di Herbst Miniscope
Sabbagh Universal Spring
Forsus
PARTE 5 - L'ATTREZZATURA
Strumentario
Macchinari
Materiali di consumo
PARTE 6 - LE INFORMAZIONI
Il mondo dell'Ortodonzia
Associazioni
Libri di testo
Periodici
Sul Web
Congressi
Scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia
Laboratori Odontotecnici
PARTE 7 - LE BASI BIOLOGICHE E TIMING DI TRATTAMENTO
Il metodo della maturazione delle vertebre
cervicali (MCV) per la valutazione del timing ottimale del
trattamento in ortopedia dentofacciale (T.
Baccelli, L. Franchi, M. Camporesi)
PARTE 8 - I CASI CLINICI
Il Distal-jet: protocollo clinico e terapeutico (E. Bolla, T. Doldo)
Distalizzazione dei primi molari superiori
con molle al nichel titanio senza collaborazione
del paziente - (A. Castaldo)
Il Distal-8 l'unico dispositivo ortodontico
per la distalizzazione dei molari e premolari (D. Francioli, E. Celestino,
P. Camarda)
Il Fast-Back (C. Lanteri, M. Beretta, V. Lanteri)
Dispositivi distalizzanti Veltri (N. Veltri, A. Veltri)
Il Distalizzatore di molari "FROG" (K. Walde)
PARTE 9 - THE END
Conclusioni
Indice dei dispositivi distalizzanti in ordine alfabetico
Elenco illustrazioni (disegni)
Bibliografia completa in ordine alfabetico
La prima pagina
L’INTRODUZIONE
Negli ultimi decenni le varianti merceologiche
e il prospettarsi di nuove soluzioni terapeutiche hanno apportato
notevoli cambiamenti in ogni settore dell'odontoiatria.
In ortodonzia in particolare il paziente
richiede sempre di più estetica, comfort e tempi brevi
di cura, a discapito di una sempre minore collaborazione;
gli ortodontisti, a loro volta, ricercano materiali che siano
non solo biocompatibili ma che consentano anche di raggiungere
in tempi più brevi l'obiettivo, soprattutto nell'ambito
della terapia ortodontica fissa.
Al fine di soddisfare le esigenze di entrambi,
nella tecnica e nella clinica ortodontica si sono via via
nel tempo susseguite innovazioni di vario tipo, tra cui l'introduzione
di apparecchi idonei alla distalizzazione dei molari superiori.
Il problema relativo alla distalizzazione
dei molari si pone soprattutto nel trattamento delle malocclusioni
di seconda classe dovute a protrusione mascellare ovvero a
quel gruppo di disarmonie dento-scheletriche che richiedono,
come primo "step" dell'iter terapeutico non estrattivo,
la distalizzazione dei molari superiori.
Si utilizzano pertanto molteplici dispositivi,
quali apparecchiature fisse con sistemi di forze ad applicazione
intra od extraorale, che risultano ingombranti e che fino
a pochi anni fa, e talvolta anche oggi, necessitano di un
buon grado di collaborazione da parte del paziente.
Per poter illustrare il maggior numero possibile
di apparecchi fissi attualmente impiegati per la distalizzazione
dei molari superiori e presentarne le "ultime novità",
è stato necessario effettuare una accurata raccolta
bibliografica.
Ho ritenuto inoltre opportuno, al fine di
mettere ordine nell'ampio panorama di apparecchi per la distalizzazione
molare esistente, realizzare una nuova classificazione, che,
partendo da una suddivisione di base, si divide successivamente
diverse volte in varie sottoclassi.
Questa nuova classificazione distingue inizialmente
i dispositivi fissi distalizzanti dei molari superiori in
extraorali ed intraorali i quali, a loro volta, sono suddivisi
in monomascellari ed intermascellari; ogni gruppo viene poi
nuovamente suddiviso in vestibolari, palatali o misti. Infine
si distingue un gruppo di dispositivi intermascellari definiti
propulsori mandibolari.