La presente collana è volta ad approfondire
gli aspetti medico legali della professione odontoiatrica
e ad offrire ai lettori alcune nozioni basilari circa i principi
giuridici che regolano la responsabilità (civile e
penale) degli operatori del settore.
L'idea di intraprendere un percorso scientifico
multidisciplinare riflette la mia personale formazione e risale
a quando decisi di intraprendere gli studi universitari in
giurisprudenza dopo essermi laureato in odontoiatria.
La multidisciplinarietà rappresenta
a mio avviso un obiettivo da perseguire: se da un lato la
conoscenza specialistica - soprattutto in un settore come
quello medico, caratterizzato dalla continua scoperta di nuovi
orizzonti di cura - è certamente necessaria per offrire
al paziente prestazioni di livello sempre più elevato,
dall'altro essa rischia di far perdere la visione di insieme
e di disincentivare la conoscenza di materie contigue a quelle
di propria competenza, le quali pur incidono nel corretto
esercizio della professione. Si pensi, per esempio, alla delicatissima
questione del consenso informato, la cui teorizzazione appartiene
al dominio del diritto, ma che costituisce al contempo un
requisito di liceità della prestazione medica.
Alla luce di tali considerazioni, mi sento
di auspicare che sia sempre più sentita l'esigenza
di attivare percorsi formativi trasversali, onde evitare che
le discipline siano eccessivamente settorializzate.
Questa collana aspira inoltre ad essere un
utile strumento per imparare a gestire il contenzioso con
il cliente.
L'esperienza quotidiana dimostra, infatti,
che è possibile essere coinvolti in un contenzioso
pur prestando la maggior attenzione nell'espletare la prestazione
odontoiatrica. La crescita delle cause civili e penali nei
confronti degli esercenti la professione sanitaria è
quasi esponenziale, favorita in parte dall'enfatizzazione
che del fenomeno viene fatta dai mass-media e in parte dalla
fallace convinzione che l'insuccesso del trattamento terapeutico
sia sinonimo di "colpa" del professionista: una
convinzione tanto più radicata in ambito odontoiatrico
proprio per la prevalenza degli interventi di elezione, spesso
diretti a superare condizioni non strettamente correlate alla
salute classicamente intesa, ma volte a soddisfare esigenze
particolari del paziente.
Da un rapporto del Censis del 2001 risulta
che «quando l'errore del medico era visto come un evento
fondamentalmente casuale esso non era vissuto a livello collettivo,
come problema sociale da concettualizzare operativamente.
Invece, di pari passo con la crescita di un utente più
responsabile e più informato e meno disponibile ad
una concezione fatalista dell'errore medico, il tema ha assunto
una valenza pubblica e, inevitabilmente, è stato fatto
proprio dai media, che hanno sviluppato una sensibilità
specifica nella rappresentazione della fenomenologia»
[L'errore in medicina. Sondaggio su 340 articoli di quotidiani
e periodici (anno 2000), Considerazioni di sintesi, in Riv.
It. Med. Leg., voi. XXIII, 2001, 1114].
Il maggior grado di cultura ed informazione
degli utenti impone all'odontoiatra di instaurare con essi
un rapporto improntato al dialogo ed all'approfondita spiegazione
delle terapie possibili nel caso concreto, onde questi si
possano assumere le proprie scelte in relazione all'obiettivo
che intendono raggiungere.
Tra paziente e sanitario deve cioè stabilirsi un contraddittorio
caratterizzato da un lato dalle richieste del paziente e dall'altro
dalla proposizione di soluzioni chiare da parte dell'odontoiatra,
senza che nulla sia lasciato al caso o ad ambiguità.
La maggioranza di contenziosi sono, infatti,
legati al fatto che il sanitario spesso non instaura con il
paziente questo contraddittorio, talvolta omettendo di precisargli
che le sue richieste sono irrealizzabili per timore che si
rivolga ad altro professionista.
Oggi assistiamo tutti ad un malessere crescente
negli operatori del settore odontoiatrico. Una propensione
dell'animo legata alla paura dell'operatore di non saper «gestire»
alcune situazione legate più al mondo medico-legale
e giuridico che a quello sanitario in senso stretto.
La conoscenza di alcune nozioni giuridiche
fondamentali volte a delineare con chiarezza i limiti della
responsabilità dell'odontoiatra nei confronti del paziente,
impedisce che sia accreditata l'idea per cui la legge sarebbe
pronta a sanzionare indiscriminatamente il clinico ogniqualvolta
si verifichi un evento indesiderato.
In realtà, sia la responsabilità
civile sia la responsabilità penale dell'odontoiatra
sono soggette a precisi limiti che concorrono a realizzare
un sistema giuridico ispirato a principi di giustizia ed equità,
nel quale l'odontoiatra è tenuto a rispondere della
propria opera professionale solo in presenza dei presupposti
previsti dalla legge.
La conoscenza di tali nozioni può
pertanto essere utile a gestire il contenzioso e, talvolta
anche ad evitarlo o almeno a precostituire le condizioni affinché
esso abbia esito positivo per l'odontoiatra.
Il progetto dell'opera prevede, oltre ad un primo volume di
introduzione alla collana, una serie di volumi specialistici
in ogni branca dell'odontoiatria in cui si affronteranno le
più frequenti problematiche medico legali e nei quali
verranno delineate le questioni giuridiche di maggior rilievo
per gli operatori del settore.
Le prime tre specialità trattate saranno
l'endodonzia, la chirurgia e l'ortognatodonzia, il cui esame
sarà arricchito da una ricca casistica iconografica.
Non verrà inoltre trascurata la figura
professionale dell'igienista dentale, il cui ruolo all'interno
dell'ambulatorio odontoiatrico è sempre più
rilevante. Ne verranno analizzate le specifiche competenze,
i relativi obblighi e responsabilità, anche al fine
di tracciare i confini della responsabilità dell'igienista
con quella dell'odontoiatra.
Questo volume rappresenta il punto di partenza
di un percorso di studi lungo il quale verranno affrontate
le più frequenti problematiche medico legali e giuridiche
di ogni branca dell'odontoiatria.
Nel primo capitolo l'Avvocato Roberto Longhin
introduce alcuni fondamentali principi in tema di responsabilità
civile dell'odontoiatra, analizzando il tipo di rapporto contrattuale
intercorrente fra odontoiatra e paziente e chiarendo il delicato
confine fra obbligazione di mezzo e di risultato.
Nel secondo capitolo l'avvocato Giulio Vinciguerra,
dopo aver esposto quali sono i principali rischi penali connessi
all'attività odontoiatrica, si sofferma sull'approfondita
analisi di due fattispecie di reato purtroppo ricorrenti in
ambito odontoiatrico: il reato di lesioni personali e quello
di esercizio abusivo della professione.
Il terzo capitolo presenta alcuni casi odontoiatrico-legali
ed anticipa il copioso materiale che seguirà nei prossimi
volumi che, come abbiamo accennato, saranno dedicati ad ogni
branca della odontoiatria.
In ultimo, merita un particolare ringraziamento Daniele Violet,
mio stretto e stimato collaboratore, la cui opera è
stata indispensabile nella realizzazione di questo volume.
Dr. Alberto
Emilio Gavotti
Dottore in Odontoiatria-Dottore in Giurisprudenza